mercoledì 13 maggio 2009

Coni amari : Esplosione cambriana !

In questo post si tratterà della descrizione del famoso cono della diversità crescente , concezione oramai passata , che in tempi oramai andati rappresentò una chiave di lettura del processo evolutivo.
Questa è una storia segnata dal dogma e dal pregiudizio inconsapevole , e non certo colposo di Charles Dolitte Walcoot nella sua interpretazione della fauna di Burgess e dell’esplosione Cambriana. Ma facciamo un passo indietro.
La scoperta del giacimento di Burgess e quindi della conseguente descrizione di una disparità di generi diversi , fra i quali il famoso Anomalocaris , Ophabinia e tanti altri fu forzata ad una interpretazione oramai sbagliata da parte di Walcoot.
Egli essendo un darwinista convinto ,si sforzò di inserire i numerosi generi scoperti a Burgess in linee evolutive tuttora presenti, cercando cosi di dare una spiegazione a quella che fu la vita in seguito.
La realtà era un'altra , i piani anatomici della fauna di Burgess erano talmente disparati e incongruenti che la successiva revisione da parte di Wittington inserì questi organismi in nuovi phyla del tutto diversi e nuovi rispetto a quelli sopravvissuti e giunti ai giorni nostri.
Di conseguenza la chiave di lettura di Walcoot ,era dettata da un pregiudizio inconsapevole , egli infatti accecato dalla teoria darwiniana (volendo dimostrare l’origine dalla disparità della vita attuale)escluse a priori l’ipotesi che i fatti mostravano più chiara.In sostanza egli fu condizionato in maniera molto marcata dall’idea del cono della diversità crescente.
Questa chiave di visione della vita , si basava sull’idea , che la disparità aumentasse via via con l’andar del tempo. Haeckel propose numerosi grafici in cui egli illustrava la sua personale concezione della vita .Egli immaginava una diversità e una complessità crescente( e quindi a suo parere una sorta di superiorità) alle creature cronologicamente più recenti. Quindi assistiamo a schemi , come quello sull’evoluzione dei vertebrati , che vede i Pisces (i pesci) in secondo piano e ridotti ad una minoranza. In questo schema infatti rettili e mammiferi (considerati animali superiori ) prendono il sopravvento mostrando una disparità e una diversificazione molto maggiore di quella di Pisces.
Nulla di più sbagliato .I Pisces sono il gruppo di vertebrati a noi noto che afferma le sue radici più in profondità della storia del tempo. Non dobbiamo lasciarci trarre d’inganno. Il numero di specie e di diversità anatomica di pisces supera di gran lunga quella di rettili e mammiferi. Questa interpretazione è data da una sorta di megalomania umana , dettata dalla sua egocentricità e cioè : il volersi porre in una posizione rilevante nella storia . Grafici del genere infatti non si ripetono solo per il generale gruppo dei vertebrati , ma prendono piede anche per i mammiferi, che non sfuggono a questo pregiudizio.
Nel grafico riguardante i Mammalia infatti ,i roditori (il gruppo odierno più largamente diffuso e rappresentativo dei mammiferi stessi)viene obnubilato a una piccola aberrazione nel ramo. I mammiferi “più evoluti”( a parere di Haeckel ) come i primati , che rappresentano una minuscola apparizione nel quadro dei mammiferi, prendono una parte preponderante del grafico inserendosi prepotentemente in cima come per essere il risultato di “qualcosa”. In realtà il nostro ruolo nella storia naturale non è che ridotto a meno di un puntino , per citare Gould ( da cui sto riprendendo tutti gli aspetti del post ^^)
“Io temo che l’Homo sapiens sia una cosa tanto piccola in un vasto universo, un evento evolutivo estremamente improbabile nell’ambito della contingenza… Alcuni troveranno questa prospettiva deprimente io , l’ho sempre considerata esaltante : una fonte insieme di libertà e di conseguente responsabilità morale”

Alla luce di ciò l’esplosione cambriana andava rivista. La sua interpretazione Walcottiana prevedeva il cono. E giustificava la mancanza di tracce di antenati precambriani con la scarsità di sedimentazioni di quel periodo. Egli chiamò questo periodo Lipaliano. Ma i sedimenti “Lipalliani” vennero rinvenuti e non mostravano tracce fossili.

Schema di rappresentazione rozzo del cono della diversità crescente e la sua conseguente chiave di lettura della fauna di Burgess. Il puntino rosso sta a simboleggiare l'antenato comune radicato nel tempo profondo , in verde la fauna di burgess attribuita a linne evolutive ancora presenti, si veda con chiareza l'immagine del "cono"

Ciò doveva significare che in un punto molto recente del confine precambriano - cambriano un presunto antenato abbia generato la cosiddetta esplosione in un lasso di tempo relativamente breve(parliamo pur sempre però di tempo geologico). Questa grande quantità di phyla e i numerosi piani anatomici vennero poi misteriosamente abbattuti tale che la diversità dopo il cambriano ne fu notevolmente ridotta !

interpretazione plausibile della fauna di burgess, e dell'esplosione cambriana, il punto rosso simboleggia l'antenato a ridosso del confine cambriano-precambriano come è probabile che sia data la mancanza di fossili del periodo precambriano. In verde la grande disparita anatomica e i vari phyla di Burgess che vennero spazzati via , solo un minuscola parte di essi potè "prendere parte" al balletto della vita attuale!

Il cono è una mera illusione! Purtroppo pare che la moderna concezione di evoluzione sia ancora legata a questo superato concetto.
E’ logico che vedendo una diversità sempre crescente all’interno del sistema (ciò che propone il cono), l’uomo si veda come prodotto inevitabile e data la sua presenza nella cima superiore di esso, si arringa il diritto di guardare dall’alto in basso il mondo ! La realtà come abbiamo visto , è tuttavia un'altra. Puri frutti di una serie gigantesca di contingenze questo e nient’altro siamo noi.

2 commenti:

Andrea Cau ha detto...

Mitico libro "Wonderful Life" di Gould (ieri era il VII anniversario della prematura morte)!

Lo lessi per la prima volta all'ultimo anno del liceo, ed influì molto sul mio pensiero paleontologico. Tuttavia, nulla togliendo al valore del libro, alcune delle concezioni di Gould, come l'impossibilità di ricondurre numerose forme cambriane a cladi attuali, è stata rivista sotto il rigore di un'analisi filogenetica. Ad esempio, Opabinia e Anomalocaris sono risultati, ad un esame attento, membri basali della linea Artropode, così come buona parte degli artropodi bizzarri di Burges, che sono ora lungo linee basali dei gruppi principali. Se ti interessa, ho un articolo, un po' tecnico, su tutte le fasi della visione di Burgess, prima e dopo l'opera di Gould.

Comunque, bel post!
Per quel che vale, hai tutta la mia stima :-)

Domenico ha detto...

Grazie !^^
Il libro è fantastico!!

Non sapevo di questa re-revisione della fauna di Burgess!
Per l'articolo mi farebbe piacere riceverlo cosi gli do una letta!

l'email dovrebbe essere (computer permettendo)

domenicodifraia@hotmail.com

Holas!